Le vacanze in campeggio che non esistono più
Personalmente ho sempre amato l’autunno e l’inverno. Da quando sono mamma però i mesi che preferisco sono diventati quelli che vanno da giugno a settembre. Sarà che finita l’università ho ricominciato subito con l’asilo. La mia unione con gli istituti scolastici non è ancora finita, un ciclo che dura dalla mia prima elementare.
Quando sarete genitori, se già non lo siete, capirete. A meno che voi non siate genitori di Einstein anche voi arriverete ad amare i mesi estivi.
A parte questo, le vacanze sono sempre la parte più attesa di tutto l’anno.
La mia famiglia ed io partivamo tutti e quattro, per tre settimane, in campeggio. E chi ci parte più per andare in campeggio ad oggi e soprattutto per tre settimane?! Ad oggi è già tanto se si stacca dalla vita quotidiana per una settimana.
Partivamo con il carrello tenda. I primi anni eravamo noi quattro, il carrello tenda pieno e la Panda bianca. Una Panda! Negli anni 90 ragazzi la Panda sì che sapeva salire le montagne con quattro persone dentro trainando pure un carrello tenda!
Beh, crescere in campeggio è bellissimo. Impari!
Oggi il campeggio per poco non costa come un hotel tutto incluso. Ovvio che la gente ci pensa per l’unica settimana di vacanza che ha.
Non posso dire che io e mia sorella non ci siamo divertite. Potessi tornare indietro lo farei! Abbiamo conosciuto tantissime persone, tantissimi amici…
Un anno siamo capitate in un campeggio bellissimo, dove l’animazione era il cuore del villaggio. Mia sorella una sera era stata invitata in spiaggia da un ragazzo… “Gloria proteggimi che non si sa mai”.
Ecco, anche il palo mi tocca fare! Quella sera mi sa che con tutte le pietruzze e i sassolini gettati in mare ho dato il via ad un cambiamento ambientale. Mai più.
Ah beh, vogliamo parlare di quell’estate che non mi lavai le mani per una notte intera per continuare a sentire il profumo di un ragazzo che avevamo conosciuto?! Altro che Covid! Due cugini conosciuti mangiando un gelato, Leonardo e Michelangelo… E voi direte “Raffaello e Michelangelo?!” Si, lo pensai anche io. E glielo dissi pure… che figura.
Ma il top non posso dimenticarlo al camping Mary Sierra! Ci creai pure la colonna sonora: “Iooooo un giorno crescerooooò, e al campeggio Mary Sierra torneroooooò” … sono cresciuta ma devo ancora tornarci.
Ai bagni del Mary Sierra non c’era la carta igienica. Bisognava partire dalla tenda già organizzati. Un pomeriggio mia sorella ed io eravamo in direzione bagni. Io facevo svolazzare questo fazzoletto a destra e a manca, tutta contenta, come una bandierina. Vola di qua, vola di là!
“Gloria! Il fazzoletto! Un po’ di contegno!” Oh signore, manco in campeggio posso essere felice di andare in bagno! Et voilà! Gloria trova sempre la soluzione! Il magico fazzolettino volò sotto al mio nasino! “Ecco, va bene così?! Sto facendo finta di perdere sangue dal naso così non notano il fazzoletto!”
Ragazzi portate i vostri figli in campeggio almeno una volta!
Impara!
- Il campeggio ti insegna tante cose.
- I bagni in campeggio sono da vivere per capire quanto si è fortunati a casa.
Raccontatemi:
- Siete mai andati in campeggio?
- Carrello tenda, Roulotte o Camper?
Stay inspired!
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